archivi delle proteste globaliarchives of global protestsSECONDO INCONTRO INTERCONTINENTALE PER L'UMANITÀ E CONTRO IL NEOLIBERISMO
Tavolo sull'emarginazione
Sono cominciati oggi, 28 luglio, i lavori dei gruppi che si riuniscono ad Almuñacar, in Andalusia. Nella mattinata si e'svolta l'ássemblea di presentazione dei gruppi di lavoro, con le divisioni in tavoli e sottotavoli. I partecipanti in Almuñacar sono il doppio di quelli che erano previsti fino a qualche giorno fa, e questo ha creato non pochi problemi nella suddivisione dei gruppi. Ci sono state diverse contestazioni, sia nelle scelte originarie che erano state fatte all'atto della convocazione, sia in quelle successive fatte in questi giorni. In particolare, si contestavano alcune forme di divisione di temi che replicavano le divisioni fatte dai governi per separare le lotte, e dividere i conflitti sociali.
All'ultimo, si èdeciso che i gruppi che avevano problemi di sovraffollamento si sarebbero visti a parte e avrebbero deciso caso per caso quale metodo adottare. Subito dopo la chiusura della assemblea i partecipanti si sono mossi in corteo verso la spiaggia di Almuñacar, per rendere omaggio a tutti coloro che sono affogati nel tentativo di giungere in Spagna dal Marocco, inseguendo il miraggio di una vita migliore. Alle diciassette, finalmente, sono cominciati i lavori dei tavoli e dei sottogruppi che si sono creati.
Al tavolo sull'immigrazione si èparlato di come sono cambiati, anche per la Spagna (ma vale per molti dei paesi europei) i rapporti nel passaggio da paese di emigranti a paese di raccolta di emigranti. La spagna tende a dimenticare il suo passato in questo senso, e sono solo le Ong che stabiliscono una rete che consente di poter aiutare in qualche modo coloro che giungono sulle coste della spagna, facendo ottenere permessi di soggiorno, seppure temporanei.Si e'parlato anche di una serie di illegalita operate dal governo spagnolo, come la costituzione di zone franche che vengono utilizzate per confinare gli immigrati, dove la gestione e'totalmente in mano alla polizia, senza nessun tipo di controllo o rispetto delle leggi. Sono i campi di confino, presenti non solo sul territorio spagnolo ma anche sul territorio africano, in zone a giurisdizione spagnola.
Il secondo intervento ha riguardato il tema dell'immigrazione in Messico, che da un lato fornisce mano d'opera per gli Stati Uniti, e dall'altro è ricettore di altra immigrazione dai paesi confinanti. Gli immigrati messicani sono doppiamente sfruttati, sia sul posto di lavoro, dove ricevono un salario inferiore a quello dovuto, sia nel momento di inviare il denaro ai propri familiari, attraverso le speculazioni bancarie e gli interessi lasciati maturare. L'invio di denaro dagli Stati Uniti è uno dei punti piùforti della bilancia commerciale messicana. Questi temi sono stati solo accennati nella giornata di oggi, non essendoci tempo per un dibattito ma solo per una presentazione dei temi di discussione.Il tavolo su "La questione dei prigionieri. Prigionieri di coscienza e prigionieri sociali", ha visto il piùgrosso gruppo partecipante, oltre cento persone, che non hanno accettato la proposta di dividersi in due gruppi differenti con gli stessi temi, ne quella di dividere l'argomento in due temi distinti e riunificarli dopo. Il gruppo era composto prevalentemente da italiani, circa ottanta persone, in maggioranza giovani e giovanissimi, da cinque francesi, alcuni tedeschi e americani, una decina circa di spagnoli.
Ci sono volute due ore per mettersi daccordo sul modo di organizzare le traduzioni, tanto che il gruppo tedesco ha preferito costituire un tavolo a parte con chiunque fosse interessato, e ha dato vita ad un'altra mesa che ha giàiniziato a discutere. Nel tavolo grande, invece, le discussioni inizieranno solo domani, perchèc'e`stato solo il tempo di elencare i temi che verranno pio discussi.
Dalla Germania, parlera'un gruppo di sostegno all'obiezione di coscienza; dall'EZLN arrivera'un intervento scritto sulla prigionia; il gruppo anarchico polacco ha preparato anch'esso un intervento. Dalla Grecia, un video sulle rivolte in carcere e all'universitá, e informazioni sullo sciopero della fame degli anarchici.
Dagli Stati Uniti, un intervento sulla situazione dei prigionieri, in particolare quelli di colore e di altre minoranze etniche, nonché della prigionia politica.
Dall'italia, cinque interventi: il gruppo di Iniziativa Non Psichiatrica parlerá sulla psichiatria come controllo sociale (e questo tema é stato inserito all'atto della costituzione del tavolo di lavoro, considerando non solo le prigionie fisiche ma anche quelle mentali); un gruppo di sostegno veneto ha preparato un intervento sui prigionieri politicio baschi, mentre il coordinamento Mumia Abu Jamal parlerá della prigionia politica. Poi ancora, si tratterá delle politiche emergenziali come controllo sociale, e infine di Silvia Baraldini.
Anche la Francia ha preparato un documento, sotto forma di fanzine, sull'abolizione delle carceri e di sostegno ai prigionieri politici e sociali. Affronteranno diversi aspetti della prigionia, legislativo, sociale, relazionale, e produrranno un video su una prigione femminile alle porte di Parigi.
E'in questo tavolo anche la delegata dei Paesi Baschi, e parlerá attraverso quattro video sulla situazione nel suo paese.
Come si puó vedere, le relazioni sono moltissime, e riguardano principalmente i paesi europei, sia come promotori che come temi di discussione. Questo anche in polemica con l'organizzazione dell'incontro, che non ha sottolineato il problema della prigionia politica e della repressione in Europa in maniera piú evidente. In particolare, i baschi contestano che, trovandosi in Spagna, non si sia dedicata attenzione al problema delle lotte che nel loro paesee si conducono, e che anzi si sia cercato, attraverso l'eliminazione del tavolo che doveva tenersi da loro, di escludere totalmente il problema del popolo basco dall'incontro.
Di tutto questo si é parlato alla fine dell'incontro, in un sottogruppo spontaneo che si è venuto a costituire attorno alla compagna basca, alla quale sono state poste numerose domande, in particolare sui rapporti tra i militanti baschi e la sinistra spagnola, e soprattutto con coloro che hanno organizzato questo secondo incontro.
Ci é sembrato di capire (ma avremo modo di parlarne meglio nella giornata di domani) che non esistano interlocutori possibili per loro in questo paese, non essendoci movimenti rivoluzionari che siano di sostegno concreto e di lotta per obiettivi con loro compatibili. Si é parlato molto anche della situazione attuale in cui si trova l'ETA a seguito degli ultimi avvenimenti, anche se per queste questioni la maggior parte delle risposte sono state rimandate al 1 agosto, quando ci si incontrerá a El Indiano anche con il compagno basco che in questo momento é lá e che é qui appositamente per parlarne. Il tema che invece si intende affrontare in questo tavolo é quello esclusivo della prigionia politica, partendo dal gruppo di cui la compagna fa parte, e che é un gruppo di sostegno ai familiari dei militanti baschi prigionieri nelle carceri non solo spagnole, ma anche di altri paesi come le Canarie e altri stati del Centro e Sud America.Sempre al tavolo sull'immigrazione, ma nel sottogruppo che si occupa degli aspetti culturali delle migrazioni, l'elemento piú importante é stata la presenza della delegazione gitana, che ha raccontato storicamente la propria esistenza, dando informazioni sulle leggi che , a partire dal 1400, hanno cercato di eliminare la cultura gitana attraverso il divieto dell'utilizzo della propria lingua, la proibizione di lavorare nelle stesse occupazioni degli spagnoli riconosciuti, l'imposizione di percorsi fissi.
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IIº Encuentro por la Humanidad y contra el Neoliberalismo Sede de Almuñécar Andalucía. Estado Español. Planeta Tierra...
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ESTAMOS PARTICIPANDO PARA QUE EN ESTE MUNDO QUEPAN MUCHOS MAS MUNDOS
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