SUD
Ecologia e cooperazione ONLUSI MOVIMENTI ECUADORIANI HANNO OCCUPATO NELL' E PROVINCE AMAZZONICHE DI ORELLANA E SUCUMBIOS I POZZI PETROLIFERI E LE STAZIONI DI POMPAGGIO DELLA MULTINAZIONALE OCCIDENTAL DURA REPRESSIONE DEI MILITARI E DELLA POLIZIA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA NELLE DUE PROVINCE
Dal 14 agosto le autorità e la popolazione delle province di Orellana e Sucumbios nell' Amazzonia ecuadoriana si sono sollevate contro i crimini e gli abusi della multinazionale Occidental (Oxy), chiedendo al governo ecuadoriano d'invalidare il contratto "rapina" che da venti anni permette alla Oxy di sfruttare selvaggiamente le risorse petrolifere del Paese. Allo sciopero e alla mobilitazione generale hanno aderito la Confederazione indigena dell'Ecuador (CONAIE), i sindacati, Ong e associazioni ecologiste impegnate nella difesa dei diritti umani.
Le forze sociali ecuadoriane hanno occupato la stazione di pompaggio Sote, Sacha Central e quelle di Lago Agrio paralizzando completamente le attività petrolifere. La forza pubblica ha risposto mobilitando 3.500 militari e 1.500 effettivi della Policìa Nacional. Gli scontri si sono svolti sulle piazze e le strade nella città di Coca, a Lago Agrio e nei pressi delle stazioni petrolifere. Decine di persone sono state ferite dai lacrimogeni e dai proiettili di gomma sparati ad altezza d'uomo. 65 persone sono state arrestate.
Malgrado la repressione violenta i movimenti hanno mantenuto le loro posizioni e il controllo delle stazioni di pompaggio.
Il 17 di Agosto il Generale Gonzalo Meza Hernandez, comandante della Fuerza de Tarea Conjunta numero 4, ha dichiarato nelle due province lo Stato di Emergenza sospendendo i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione ecuadoriana.
LE FORZE SOCIALI ECUADORIANE CHIEDONO A' L GOVERNO DI ALFREDO PALACIO LA FINE DELLO STATO DI EMERGENZA ILLEGALMENTE ISTITUITO, CHE SIA INVALIDATO IL CONTRATTO CON LA OXY E CHE SIANO RIDISCUSSI I CONTRATTI CON LE ALTRE MULTINAZIONALI PETROLIFERE.
La multinazionale statunitense ha scatenato l'indignazione generale quando ha tentato di vendere alla multinazionale canadese Encana il 40 per cento del Blocco petrolifero 15 di proprietà dello Stato.
Inoltre la Oxy attraverso il contratto truffa (considerato già illegale da una sentenza del Procurador del Estado Josè Maria Borja) saccheggia lo Stato ecuadoriano di 5 milioni di dollari al giorno. Per ogni cinque barili che la multinazionale esporta uno solo rimane allo Stato.
IN VENTI ANNI DI ATTIVITà LA MULTINAZIONALE STATUNITENSE AVREBBE QUINDI ACCUMULATO UN DEBITO CON IL POPOLO ECUADORIANO DI 160 MILA MILIONI DI DOLLARI, PARI ESATTAMENTE AL DEBITO ESTERO DEL PAESE.
-------------------------
Redazione A SUD
via A. Contarini 13, 00154, Roma
redazioneasud.net[1]
www.asud.net[2]
39+06/5748332