Al Fse no global e sindacati da tutta Europa. E non solo
Previsti oltre 20 mila arrivi “stranieri”. La delegazione più numerosa dalla Francia, ma ci saranno anche russi e turchi
A. M. M.
PARIGI
La novità del Forum sociale europeo è che questa volta ci saranno “tutti”, spiega con una parola Christophe Aguitton di Attac France. Dalla Confederazione europea dei sindacati (Ces) fino alle associazioni come Attac e ai movimenti che chiedono un'altra mondializzazione. Ma la principale differenza rispetto a Genova sarà la forte presenza sindacale. Al Social forum “vogliamo far convergere chi viene dal movimento mondiale, impegnato soprattutto nella lotta contro le diseguaglianze nord-sud, e il movimento che è cresciuto dopo la marcia per il lavoro di Amsterdam, nel maggio '97, che si batte su questioni più sociali”, precisa Aguitton. Dopo Amsterdam, il movimento più legato ai sindacati si è strutturato a livello europeo: marcia a Lussemburgo nel settembre '97, poi Nizza, Bruxelles, Barcellona, Siviglia, tanto che ogni consiglio europeo ormai è accompagnato da una forte manifestazione che cerca di attirare l'attenzione dei governi dell'Ue sulle questioni sociali, per rendere la costruzione europea più giusta per i cittadini e più umana nei rapporti internazionali. A Firenze dovrebbero arrivare dall'estero più di 20 mila persone. La più grossa delegazione sarà quella francese, con circa duemila partecipanti, ma in proporzione al numero degli abitanti la più consistente sarà quella greca, con più di mille militanti. E poi, mille e più dall'Austria, altrettanti dalla Germania ecc. Anche l'est europeo sarà presente: gli organizzatori stanno cercando di far partire due autobus dalla Russia, verranno circa 200 ungheresi, 150 turchi. Il Fse segnerà il tentativo di allargare ad est la lotta per un'altra mondializzazione, anche se in quest'area i movimenti sono ancora molto più deboli che in occidente.
Anche i paesi extra-europei saranno ben rappresentati. Per esempio, ci sarà una consistente delegazione del Social forum argentino, paese-simbolo in questo momento dello squilibrio dei rapporti nord-sud, paese potenzialmente ricco ridotto alla miseria dalla congiunzione delle politiche di aggiustamento strutturale imposte dagli organismi finanziari internazionali e dalla corruzione interna al regime politico locale.
Faranno il viaggio fino a Firenze anche delle delegazioni settoriali: una dei lavoratori della Volkswagen Brasile, per esempio, un'altra degli operai tessili dagli Usa, mentre alcune ong verranno dalla Thailandia e dal Pakistan. Ci saranno dei gruppi di lavoro per gettare le basi di un'alleanza nord-sud che investa anche i temi del lavoro, dello sfruttamento del lavoro minorile ecc. A partire dal grosso lavoro già svolto dalla Ces, a Firenze l'obiettivo è di far incontrare il movimento per un'altra mondializzazione e quello sindacale.
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