archives of global protests | www.agp.orgPRESENTAZIONE
Il presente documento corrisponde alla prima versione della relazione della Commissione Civile Internazionale di Osservazione per i Diritti Umani, realizzata nel corso dell'indagine svolta in Messico fra il 16 e il 28 di febbraio dell'anno in corso. La relazione raccoglie le informazioni ottenute dalla Commissione e intende contribuire a offrire una panoramica generale del conflitto attuale in Chiapas e delle possibili soluzioni.
1. Presentazione della Commissione
La creazione della Commissione risponde alla preoccupazione della società civile internazionale rispetto alla difficile situazione di violenza che si vive nello stato messicano del Chiapas. La commozione prodotta dal massacro di Acteal nell'opinione pubblica ha indotto numerosi gruppi della società civile, preoccupati per la situazione dei diritti umani nella zona di conflitto, a cercare una formula per raccogliere informazioni in maniera diretta.
É nata così questa Commissione, composta da 210 persone di 11 paesi, rappresentanti di un'ampia gamma di settori sociali: Ong, sindacati, università, partiti politici, movimenti sociali, settori della chiesa cattolica, giornalisti e intellettuali. Tutti i partecipanti condividono l'attenzione per il rispetto dei diritti umani e la considerazione di questi come valori universali non soggetti a condizionamenti nazionali. Manifestiamo che la stessa preoccupazione è presente anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, sottoscritta il 10 dicembre 1948 dalla maggior parte dei governi del mondo, compreso quello messicano.
2. Metodologia
L'obiettivo comune dei partecipanti è stato raccogliere informazioni, intervistare i vari protagonisti, visitare la zona del conflitto, ascoltare un gran numero di voci e, in questo modo, elaborare una relazione il più possibile completa, in maniera da contribuire alla comprensione del problema.
Precisiamo che la Commissione parte da un'interpretazione ampia del significato dei Diritti Umani. Di conseguenza, anche il rispetto dei diritti sociali (quelli che i giuristi definiscono di "terza generazione") è considerato fondamentale e forma parte dell'oggetto di analisi.
A questo scopo si sono create differenti aree di lavoro, all'interno delle quali hanno trovato specifica attenzione temi quali la salute, l'educazione, la militarizzazione, la condizione femminile, il rispetto per i costumi indigeni e le questioni legali. Il lavoro si è svolto in due settimane e si può dividere in tre parti:
1) interviste a rappresentanti istituzionali (funzionari governativi e responsabili della mediazione);
2) visite alla zona del conflitto con raccolta di testimonianze dei gruppi di rifugiati, delle comunità indigene e dei municipi autonomi;
3) interviste alle organizzazioni civili e sociali che lavorano e interagiscono nella regione.
Prima di esporre il contenuto della relazione, consideriamo opportuna una precisazione intorno al concetto di "sfollato" (desplazado), utilizzato nell'ambito della relazione. Come si noterà, nelle testimonianze raccolte si impiega il termine "sfollato" intendendo quei settori di popolazione che sono stati costretti ad abbandonare le proprie comunità. La Commissione ha dibattuto a lungo lo status che la parola "desplazado" dava alla realtà osservata. Utilizzando un criterio comparativo con altre realtà socio-politiche storicamente documentate crediamo che tale termine non rifletta precisamente la condizione di queste persone. La parola che permetterebbe di comprendere con maggiore esattezza la situazione sociale, politica ed economica che vivono queste persone è quella di "rifugiati", termine molto più corrispondente ai criteri della legislazione internazionale in tema di diritti umani.
3. Presentazione della relazione
Il documento si divide in tre parti. Nella prima parte presentiamo le ricerche fatte dalla Commissione nel corso del soggiorno in Messico - visite, interviste e incontri - il tutto organizzato cronologicamente e per zone geografiche. Nella seconda riportiamo i fatti rilevanti, l'impatto sociale e sui media che ha avuto la nostra presenza e le difficoltà incontrate nel portare a compimento il nostro lavoro. La terza sezione contiene le conclusioni cui la Commissione è giunta, oltre a una breve descrizione del conflitto e un tentativo di valutazione. Alla fine, alleghiamo tre documenti in cui è sintetizzato tutto il materiale raccolto grazie all'interessamento e alla cortesia delle persone intervistate.
Nel primo vi è un elenco delle denunce di violazione dei diritti umani che ci sono pervenute nel corso della nostra permanenza, nel secondo delle schede orientative sui documenti che ci hanno consegnato le varie organizzazioni sociali e le istituzioni, e nel terzo i comunicati stampa prodotti dalla commissione tra il 15 e il 28 febbraio.